Il dilemma della responsabilità sul lavoro

Nell’ambito lavorativo, la dinamica tra controllo e responsabilità svolge un ruolo cruciale nel determinare il clima organizzativo e l’efficacia delle operazioni. Proviamo ad esplorare le ragioni per cui le persone sono spesso più propense ad accettare un controllore sul lavoro anziché assumersi la piena responsabilità della riuscita. Proviamo ad esplorare anche quali sono le implicazioni psicologiche e organizzative di queste dinamica.

Conformità sociale e paura del fallimento

La ricerca ha dimostrato che le persone tendono ad adattarsi alle aspettative sociali e organizzative sul posto di lavoro. In molte culture aziendali, il controllo e la supervisione sono valorizzati e considerati indicatori di efficienza e conformità. Di conseguenza, i dipendenti possono accettare un controllore per essere visti come conformi e adattabili, pur evitando di assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni. La paura del fallimento gioca un ruolo significativo in questo contesto, poiché molte persone preferiscono scaricare la responsabilità su un controllore in caso di errori o insuccessi, anziché affrontare direttamente le conseguenze. Ed è inutile precisarlo che tutto ciò, fa comodo anche al controllore di turno, che in definitiva spesso scarica la responsabilità ai subalterni. Uno scarico reciproco di responsabilità

Mancanza di fiducia in se stessi e struttura organizzativa

La mancanza di fiducia in se stessi può spingere le persone a cercare un controllo esterno per guidarle e supportarle sul lavoro. Alcuni dipendenti potrebbero non sentirsi abbastanza sicuri delle proprie capacità e decisioni, quindi accettano un controllore come una sorta di balia o mentore. Inoltre, la struttura organizzativa stessa può incoraggiare o richiedere un alto grado di controllo e supervisione, specialmente in settori in cui la sicurezza, i regolamenti o la cultura aziendale impongono un monitoraggio costante delle attività. In poche parole la mancanza di fiducia in se stessi o nell’organizzazione o nel capo, porta a proteggersi.

Paura del rischio e pressione psicologica

Essere responsabili del successo può comportare un aumento della pressione e dello stress. Alcune persone potrebbero essere riluttanti a prendersi questa responsabilità per paura di non farcela e di deludere le aspettative. La paura del rischio può giocare un ruolo significativo in questo contesto, poiché assumersi la responsabilità della riuscita implica anche essere esposti alla possibilità di fallire. Questa pressione psicologica può scoraggiare le persone dal prendere iniziative e assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni.

Mancanza di ricompensa o riconoscimento

Ultimo ma non ultimo il concetto della ricompensa o riconoscimento. In alcuni contesti lavorativi, non c’è una correlazione diretta tra assumersi la responsabilità della riuscita e ottenere ricompense o riconoscimenti. Questo può scoraggiare le persone dal prendere iniziative e assumersi la piena responsabilità, specialmente se non vedono alcun beneficio tangibile nel farlo. La mancanza di incentivi può contribuire alla perpetuazione di una cultura aziendale in cui il controllo esterno è preferito rispetto alla responsabilità individuale.

La decisione di accettare un controllore ovviamente non è una decisione ma è una presa d’atto di quello che le organizzazioni hanno costruito per poter essere gestite nel modo meno faticoso possibile. In verità non è così. Molte organizzazioni aggiungono nella “linea di comando” più responsabili provando ad aumentare l’efficenza, ma così facendo le particelle di responsabilità si disperdono in un ambiente in cui a raccoglierle saranno spesso le persone che mettono l’azienda al primo posto rispetto a se stessi … eroi moderno spesso dimenticati perchè dati per scontati.

Buona vita!!